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Mi inginocchio sui ceci e sui cocci ma non capisco proprio nulla di videogames tuttavia nel febbraio del 2018 sono stata alla mostra del trentesimo anniversario della saga di Final Fantasy.

Vuoi perchè speravo di trovare qualche sketch del mio Amore, vuoi perchè avevo promesso ad un paio di amici il resoconto della mostra, a distanza di un anno e mezzo eccoci di nuovo qui a parlare di Final Fantasy 30th Anniversary Exhibition “Memories of you”

Come molti di voi ormai sapranno Roberto dopo aver creato alcuni tra i personaggi più belli di Final Fantasy XV (vedi qui quali) si è occupato assieme a Nomura Tetsuya del restyling dei personaggi di FFVII Remake.

Per questo motivo ho avuto un motivo in più per recarmi alla mostra: l’ho fatto per cercare di tanare qualche disegno di Roberto.

Final Fantasy 30th Anniversary Exhibition “Memories of you” si è svolta dal 22 gennaio al 28 febbraio 2018 al 53simo piano del Mori Art Museum di Roppongi. Abitando sulla stessa linea (la Oedo sen) che porta a Roppongi e viste anche le condizioni metereologiche avverse, in un nevosissimo giorno di febbraio, io e Noa abbiamo unito l’utile al dilettevole e ci siamo recate al MAM.

Innanzitutto devo ammettere che non si trattava di una semplice mostra ma di un’incredibile esperienza interattiva capace di catapultare lo spettatore dentro le diverse incedibili esperienze di gioco che ahimè -per quello che mi riguarda erano -e sono- pari a zero.

Ma alle mostre, si sa, si va anche per curiosare, passare del tempo e soprattutto imparare e poi non dimentichiamci che noi avevamo una missione:

Cercare i disegni di Roberto!

Il biglietto costava 2.500 yen -non proprio pochissimo- ma è pur vero che tutte le volte che ho messo piede al Mori Art Museum i biglietti non sono mai stati meno cari di 1.800-2.000 yen. Fortunatamente eravamo appena arrivate in città, per cui ad inizio vacanza e con il portafolgio ancora pieno per cui….crepi l’avarizia!

All’ingresso, ad ogni visitatore, veniva consegnato un iPhone ed un paio di auricolari. Sul display era possibile scegliere tra diverse lingue ma come al solito l’italiano non c’era. Grazie a questo telefono si poteva apprezzare al meglio la mostra interattiva.

Ovunque erano presenti monitor, musica e installazioni varie nonchè una sala in cui proiettavano un film di 5 minuti. In alcune aree era possibile fotografare in altre zone no. In realtà tutti facevano foto a tutto per cui anche io mi sono adeguata al motto di “se lo fanno i giapponesi lo faccio pure io!” inoltre avevo un motivo in più: dovevo assolutamente farmi spiegare dagli amici “nerd” cosa diavolo avevo visto.

Iniziamo subito con un mischione di robe tra FFXII, FFX e FFV. Riconosco solo la mano inconfondibile di Yoshitaka Amano per il resto tante belle immagini accompagnate dal rumore in sottofondo del criceto che girava la ruota dentro la mia testa.

Mappe ed aree geografiche e nella teca uno dei pochi pupazzi che ho riconosciuto al volo: il mitico Chocobo. Per gli altri no problem c’è il titolo scritto in bassso: Behemoth e Leviathan. Chi sono loro? Boh, a casa lo sapevo…

Scatto foto per i miei amici so che dovrò interrogarli su un mucchio di cose. Qui sotto, per esempio, una bellissima armatura che per quel che so io poteva trattarsi di un costume di scena di un film tipo Legend, trattavasi invece di un certo Gabranth che non è un codice fiscale bensì un personaggio di FFXII. Come lo so? Ovvio, c’è scritto sullo sfondo.

Dinanzi a questo incrocio tra il Drago Fortuna ed un tacchino-pitonato vengo informata che si trattava più semplicemente del drago Hraesvelgr e di Shiva la dea dei ghiacci.

Ed ecco un po’ di foto su Final Fantsy XV la saga dove ha iniziato a lavorare il mio Amore
quando si è ritrasferito a Tokyo nel lontano 2006.

Tutto molto bello ma non ho potuto fare a meno di notare che mancavano i suoi sketches accanto a quelli degli altri cosa che mi ha stupita dal momento che anche Roberto era citato nei trailer di FFXV (almeno all’inizio…).

Ci ha lavorato per tanti anni, mi sarei aspettata di vedere almeno un’illustrazione di Ardyn, il carismatico Villain del gioco e suo character. Macchè, di Ardyn c’era solo questo dipinto in digitale (qui a destra) che ovviamente non era opera Roberto. Uff, che peccato.

Qui sotto un dipinto di Lunafreya assieme a Noctis per cui FFXV. Ma che fanno? Dormono? Hanno appena trombato? Sono morti? Boh…

Dalla regia mi dicono che sono morti ma si sono sposati nell’aldilà.
Ah vabbè…auguri allora!

In basso un particolare della chiesa di Aerith nel settore 5 di Midgar all’interno del quale erano esposti dei characters di FFVII di Nomura (si me lo hanno suggerito) e poi finalmente…

I disegni di Roberto!

Pochi, pochissimi ma stupendi! Ho riconosciuto subito il suo stile si trattava dei personaggi rivisitati di Biggs,Wedge e Jessie.

Ormai lo hanno scritto tutti per cui lo scrivo anche io: Roberto per disegnare Jessie si è ispirato a me. Ero io quando ci siamo conosciuti nei primi anni’90. All’epoca avevo i capelli rossi, portavo il ciuffo e la bandana in testa. Da lì Roberto ha pensato di prendere spunto per il restyling di questo personaggio molto amato ma poco longevo.

Io non ci vedo una grande somiglianza ma ciò che invece mi ha colpita è stato il lavoro dello staff dei modellatori 3D perchè la loro Jessie del trailer State of Play (questo) mi somiglia davvero in modo impressionante!

Mille Grazie a Stefano della pagina italiana di Final Fantasy Omnia Crystallis per avermelo segnalato per primo.

Ringrazio inoltre -e soprattutto- la VISUALWORKS per aver compiuto questo miracolo nonchè Testuya Nomura per aver approvato il personaggio come tutto ciò che riguarda il suo FFVII Remake, ovviamente.

Se invece volete sapere il motivo per cui Roberto si è ispirato a me per disegnare Jessie
-che nella saga originale muore- beh chiedetelo direttamente a lui.
Io non posso dirlo ma è un aneddoto talmente divertente che merita davvero di essere raccontato.

Nello store del museo c’erano un sacco di oggetti carinissimi molti dei quali li avevo già visti al ristorante Artnia sotto casa. Per la vendita in esclusiva alla mostra, invece ho fotografato le carte di credito personalizzabili. Io avrei preso ad occhi chiusi quella con il Chocobo.

Ma parliamo di cose serie: il pranzo. Cosa dirvi se non che il ristorante era tutto a tema Final Fantasy? Ovviamente la scelta è ricaduta sull’omurice a forma di Chocobo. Davvero squisito e Kawaii!

Talmente buono che Noa non mi ha lasciato praticamente nulla.

La sala era rallegrata dalla presenza di alcune teche contenenti dei diorama “magnerecci” a tema Final Fantasy.

E per dessert? La squisitissima panna cotta a forma di Moguri spazzolata in due nanosecondi.

Noa che è proprio figlia di sua madre si è leccata pure le orecchie.

Spero che questo breve resconoto vi sia piaciuto. Vi saluto e mi raccomando Hype per il prossimo Final Fantasy VII remake. HAVE FUN!

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