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Originaria del Giappone è l’Ajisai, l’ortensia, che viene considerata la “Seconda Regina del Giardino” dopo la rosa.

Se vi trovate in Giappone nel mese di giugno vi suggerisco di visitare il tempio Meigetsuin (明月院) fondato nel 1160 a Kamakura. Questo tempio è anche noto con il nome Ajisaidera letteralmente “tempio ortensie” proprio perchè circondato da questi bellissimi fiori. Il luogo è facilmente raggiungibile da Tokyo in un’oretta circa di treno.

Il colore dei fiori delle ortensie non dipende dalla varietà della pianta ma viene determinato dalla composizione del terreno. In poche parole cambia in base al Ph acido della terra che nutre la pianta.

Da un po’ mi diverte girare per fotografare anche questo tipo di fiori, simbolo per eccellenza dell’estate giapponese. Chi li ricorda nelle puntate di Maison Ikkoku e de L’incantevole Creamy, per sempio?

L’abbondante fioritura di queste piante avviene durante la stagione delle pioggie o Tsuyu (梅雨) letteralmente “pioggia di prugne” dato che questo frutto matura proprio in questo periodo di pari passo con la fioritura delle Ajisai.

Circa il 95% delle Ajisai di questo tempio appartengono alla varietà chiamata Hime Ajisai (principessa ortensia) per il tipico colore blu “reale”.

Da questo momento arriverà il caldo, le cicale, gli insetti megadontici e l’umidità. In poche parole:l’estate giapponese.

Col fotografare i fiori si finisce spesso per scattare foto un po’ banali quindi per portare a casa qualcosa di diverso mi sono avvalsa dell’aiuto di Igor, la mia mantide di gomma (dall’incredibile somiglianza con Marty Feldman) e un Evil Minion.

Nulla di particolarmente interessante da dire anche se ho notato che in Giappone i fiori sono apprezzati moltissimo anche dagli uomini. Per cui non stupisce osservare talavolta dei salary man intenti a fotografare fiori con il cellulare.

E’ la loro cultura che insegna ad esercitare ovunque la bellezza e ad applicarla (ed apprezzarla) in tutte le sue forme. Si tratta pur sempre di hanami, ovvero “l’arte” di ammirare i fiori.

Accanto ad alberi e fiori vengono spesso riportati i nomi sicchè tutti i giapponesi possano imparare di che pianta si tratta. Che bellezza

è arrivato giugno: benvenuta estate, benvenute Ajisai!

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